Istruzione & Formazione

Formazione: una pratica di diversity management efficace?

Formazione: una pratica di diversity management efficace?

La formazione viene sempre inclusa all’interno dei programmi di diversity management nelle organizzazioni. Può essere finalizzata a:

  • acquisire consapevolezza rispetto agli stereotipi, che sono alla base di molte delle decisioni dei manager o dei recruiters;
  • sviluppare competenze nell’interazione costruttiva con le diversità, facendo leva sull’apprendimento;
  • integrare e applicare i concetti della diversità in tutti gli aspetti della vita organizzativa, non come argomento a se stante ma connesso con le attività lavorative quotidiane.

Criticità

Negli ultimi anni in Italia, la formazione alla diversità rappresenta più che altro una moda, come sottolineato in un articolo di Mappelli.

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Emozioni ed Empatia per Gestire al Meglio le Diversità

Emozioni ed Empatia per Gestire al Meglio le Diversità

Il catalogo corsi di LabLavoro si arricchisce di un nuovo corso, dedicato al corretto impiego delle emozioni nella gestione delle diversità all’interno delle organizzazioni. Si articola in 3 moduli,: il primo è dedicato al funzionamento delle emozioni nel cervello; il secondo analizza la responsabilità sociale d’impresa e gli strumenti di cui dispongono le imprese per adottare comportamenti socialmente responsabili; il…

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Intelligenza emotiva: quanto contano nel lavoro le emozioni?

Intelligenza emotiva: quanto contano nel lavoro le emozioni?

Il tema della centralità delle emozioni nella nostra vita personale e professionale è tornato, di recente, di grande attualità.
Ne è un esempio, in ambito cinematografico, il bellissimo Inside Out, film del 2015 prodotto da Walt Disney e Pixar, in cui 5 emozioni (Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto) sono protagoniste della vita di una ragazzina di 11 anni.

Ecco un breve estratto del film
Inside Out

Cosa si sa dei meccanismi con cui le emozioni influenzano i nostri comportamenti?

Nella generazione delle nostre reazioni emotive, gioca un ruolo importante una piccola regione del lobo temporale mediale del cervello, denominata Amigdala.

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L’organizzazione aperta

L’organizzazione aperta

E’ uscito lo scorso anno in Italia, dopo il grande successo negli USA, il libro L’organizzazione aperta edito da Garzanti, scritto da Jim Whitehurst, guru dell’innovazione a livello mondiale, presidente e CEO di Red Hat.
Nata dal movimento open source, Red Hat è una società statunitense, leader mondiale nella fornitura di soluzioni software open source, quotata in borsa per un valore di azioni per oltre 10 miliardi di dollari, con un fatturato annuo di quasi 2 miliardi e considerata da prestigiose riviste internazionali come uno dei posti migliori in cui lavorare.

Di seguito una sintesi e alcune considerazioni sul libro.

Il modello dell’open organization

Il nuovo modello organizzativo, definito appunto aperto (open), adottato all’interno di Red Hat ma, secondo l’autore, destinato a diffondersi in larga misura tra le organizzazioni, è in grado di rispondere, in maniera ottimale, a uno dei problemi più pressanti delle imprese, cioè la capacità di adattarsi ed evolvere rapidamente, in base alle esigenze del mercato.

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internet Intelligente: corso di formazione online

internet Intelligente: corso di formazione online

Nella sezione e-learning di LabLavoro è disponibile il corso INTERNET INTELLIGENTE: CONOSCERE, COMUNICARE, COOPERARE Mira a fornire un kit di strumenti, che consentano non solo di osservare ciò che accade, ma soprattutto di partecipare attivamente alla “vita” sui social media. Si articola in tre lezioni: la prima focalizzata sugli strumenti e le fonti per la ricerca; la seconda descrive i…

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Alternanza scuola-lavoro in Italia: come funziona?

Alternanza scuola-lavoro in Italia: come funziona?

negli ultimi anni l’alternanza scuola-lavoro è diventato un tema centrale nel sistema d’istruzione italiano, divenendo una pratica didattica molto diffusa.
Per questo sono stati pubblicati i risultati di alcune iniziative specifiche, come il progetto ELVETE
in cui tra i partner vi è anche AICA, oppure le iniziative portate avanti dal centro Iprase di Trento e riportate nell’ultimo numero di RicercAzione del 2014.

Di recente il MIUR ha pubblicato una guida per le scuole sui percorsi di alternanza.

Normativa

La Legge 107/2015, che rientra all’interno del piano conosciuto come La buona scuola:

  • prevede l’estensione e il consolidamento dell’alternanza scuola lavoro negli ultimi tre anni di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado, con un monte ore obbligatorio per tutti gli studenti, che varia a seconda del corso di studi prescelto;
  • stanzia un fondo specificamente dedicato all’alternanza;
  • amplia notevolmente la rete delle collaborazioni legate all’alternanza, estendendone l’accesso agli ordini professionali, a musei, a settori culturali, artistici e musicali, a enti sportivi;
  • prevede la costituzione, presso le Camere di commercio, industria artigianato e agricoltura (CCIAA) territorialmente competenti, di un apposito Registro nazionale per l’alternanza, con
    l’elenco delle imprese e degli enti pubblici disponibili a ospitare studenti in alternanza.

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Competenze digitali per il lavoro: come valutarle e autovalutarle

Competenze digitali per il lavoro: come valutarle e autovalutarle

Le competenze digitali, di cui mi sono occupata in post precedenti e su cui sono disponibili 4 podcast, costituiscono uno dei fattori determinanti per la piena inclusione lavorativa, anche per le professioni non legate all’uso delle nuove tecnologie.

Più ingenerale, è noto che a fronte della larghissima diffusione di strumenti digitali (smartphone, tablet, ecc.) e del numero elevato di abbonamenti per la connessione a Internet da dispositivi mobile, un’alta percentuale di italiani (vedi dati DESI 2016), non possedendo adeguate competenze digitali, non sia in grado di farne un uso consapevole e responsabile.

Cosa significa fare un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie? Come si può imparare a usarle?

Presento di seguito uno strumento, che può essere utile per rispondere a queste domande

Il framework DigComp

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