Tag: diversity management

Recepita la Convenzione ILO 190 contro violenza e molestie sul lavoro

Recepita la Convenzione ILO 190 contro violenza e molestie sul lavoro

In questo approfondimento Laura Barnaba* presenta la recente legge n. 4 del 2021, con la quale l’Italia recepisce la Convenzione sulla violenza e sulle molestie dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

La legge 4/2021

Mentre tutta l’attenzione dei mass media era rivolta alla crisi politica, un po’ in sordina è arrivata la legge di ratifica della Convenzione sulla violenza e sulle molestie approvata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) il 21 giugno 2019.
Si tratta della legge n.4 del 15 gennaio 2021, pubblicata sulla G.U. del 26 gennaio 2021 e in vigore dal giorno successivo (ma gli effetti si avranno non prima del 2022).

L’iter era iniziato il 23 ottobre 2019 alla Camera dei Deputati su iniziativa delle onorevoli Laura Boldrini e Romina Mura. Previ passaggi nelle Commissioni, l’approvazione è avvenuta il 23 settembre 2020 alla Camera e il 12 gennaio scorso al Senato, in entrambi i casi con un appoggio trasversale dalle varie forze politiche.
Ora il Presidente della Repubblica comunicherà all’ILO la ratifica e a un anno dalla registrazione da parte dell’ILO la convenzione sarà effettivamente in vigore per il nostro Paese.

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L’Autismo non e un errore di sistema, è un altro sistema operativo: Il modello Auticon.

L’Autismo non e un errore di sistema, è un altro sistema operativo: Il modello Auticon.

A livello globale, grazie anche alla concomitanza di alcuni fattori come l’evoluzione delle ICT e le ricadute che queste comportano sul piano occupazionale, è in costante crescita l’attenzione verso l’inclusione lavorativa, anche in riferimento a quei lavoratori per i quali fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile trovare degli impieghi compatibili con le loro esigenze e pienamente rispondenti alle…

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Disability manager, smart working, competenze

Disability manager, smart working, competenze

Nella rassegna stampa di oggi alcuni recenti articoli su: la figura del disability manager, la nuova delineazione dello smart working, l’agenda europea per l’acquisizione delle competenze, il fenomeno del “colourism” all’interno delle dinamiche del razzismo.

M. Bottà (2020). Questo andrebbe fatto, per abbattere i pregiudizi sui lavoratori con disabilità. Superando

Spetterebbe ai servizi territoriali far conoscere le persone con disabilità al mondo del lavoro, per quello che sono e per quello che possono dare. Solo l’esperienza diretta, … Leggi

E. Cibinel (2020). Disability Manager: il Manifesto che ne approfondisce ruolo e ambiti di riferimento, attuali e potenziali. Percorsi di Secondo Welfare

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Libri per l’estate 2020

Libri per l’estate 2020

Di seguito alcuni lavori pubblicati di recente sui temi del futuro del lavoro, del welfare e del diversity management

W. Passerini (2020). Basta chiacchere! Un nuovo mondo del lavoro. Angeli

Metti dodici esperti di lavoro intorno al tavolo del futuro e scoprirai dove stiamo andando. Gli autori del libro sono professionisti che ci raccontano le sfide dell’oggi e le potenzialità per il lavoro del domani … Leggi

cover libro Basta chiacchere 2020

L. Pesenti, G. Scansani (2020). Welfare aziendale: e adesso? Un nuovo patto tra impresa e lavoro dopo la pandemia. Vita e pensiero

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Politiche aziendali di diversity management per le persone LGBTI: a che punto siamo?

Politiche aziendali di diversity management per le persone LGBTI: a che punto siamo?

Il report annuale di ILGA-Europe – la più importante associazione che difende i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (LGBTI) in Europa – illustra in dettaglio la situazione dei diritti umani delle persone LGBTI nei 49 Paesi europei e in 5 Paesi dell’Asia Centrale.
L’edizione 2020 del rapporto sottolinea numerosi ostacoli nell’accesso all’assistenza sanitaria, la mancanza di servizi adeguati, la presenza di fenomeni di bullismo nelle scuole e nei contesti lavorativi, a cui si affianca spesso l’assenza di interventi governativi, nonchè una visione superficiale della situazione che vedrebbe i diritti e l’uguaglianza per le persone LGBTI pienamente garantiti.
In concreto, l’attuale condizione di vita delle persone LGBTI è sempre più difficile in Europa, molto spesso poco o per niente nota o ritenuta meritevole di attenzione.

A ciò si aggiunge il fatto che i diritti delle persone LGBTI non sono tutelati in modo uniforme in tutta l’UE, in quanto non dispone ancora di una protezione generale contro le discriminazioni basate sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale o sulle caratteristiche sessuali.

La situazione in Italia

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Razzismo al lavoro: un problema che parte da lontano

Razzismo al lavoro: un problema che parte da lontano

Il caso George Floyd ha riacceso i riflettori sul razzismo, un problema che negli States non è mai stato risolto e che, grazie anche al movimento “Black lives matter”, ha ricevuto attenzione in tutto il mondo.
Diverse testimonianze (come questa) evidenziano che anche professionisti inseriti in contesti lavorativi ritenuti in assoluto tra i più innovativi, come la Silicon Valley, denunciano discriminazioni e/o indifferenza nei confronti di atti di razzismo, vivendo tali situazioni in modo frustrante e del tutto alienante.

Sembra sempre più evidente che parlare di inclusione delle persone di colore e, in generale, di tutte le minoranze, non sia più sufficiente, ma serve, in tutti i contesti e ai vari livelli, passare all’azione.

Qual è il ruolo delle imprese rispetto a questi problemi? Cosa fanno quelle più virtuose e cosa dovrebbero fare le altre quando si verificano eventi sulle diversità con un forte impatto mediatico come negli USA in questo periodo? Per rispondere a queste domande Harvard Business Review ha messo a disposizione una serie di articoli, con indicazioni pratiche per i manager e i leader, attraverso cui si gioca il futuro di questa importantissima sfida.
Vediamo nel dettaglio alcune tra le indicazioni che ci sembrano più incisive.

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Covid-19 e smart working: nuove prospettive nella gestione delle risorse umane

Covid-19 e smart working: nuove prospettive nella gestione delle risorse umane

L’emergenza sanitaria attuale comporta dei cambiamenti radicali nelle modalità di lavoro, accelerando l’adozione di alcune nuove pratiche, in piccola parte già esistenti, come lo smart working. Ma cosa ci aspetta dopo il Covid-19? Come le organizzazioni possono affrontare questa fase di transizione che acquista ancora più importanza in prospettiva diversity management? Ne parlano in questo approfondimento Alessia Avietti* e Angela M. Caddeo**, entrambe psicologhe del lavoro ed esperte sui temi HR.

Introduzione

Il Politecnico di Milano, attraverso il suo Osservatorio Smart Working, definisce questa prassi lavorativa una

nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati

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Fase 2: giovani e donne, sostenibilità e formazione, conciliazione vita-lavoro

Fase 2: giovani e donne, sostenibilità e formazione, conciliazione vita-lavoro

Nella rassegna stampa di oggi alcuni approfondimenti relativi alla Fase 2 del Covid-19: giovani e donne le fasce più colpite dal rientro alla normalità per scaglioni; l’importanza della formazione per la sostenibilità dello sviluppo produttivo; le difficoltà di conciliare vita e lavoro a causa della chiusura delle scuole

A. Casarico, S. Lattanzio (2020). Nella “fase 2” a casa giovani e donne. La Voce

Il 4 maggio torneranno al lavoro in larga maggioranza lavoratori uomini. Alle donne non resterà che farsi carico ancor di più della cura della famiglia. Anche i giovani rimangono a casa. Sono due categorie che già avevano difficoltà sul mercato del lavoro … Leggi

C. Chianelli (2020). Dopo il Coronavirus la sostenibilità passa ancor più per la formazione. Tech Economy

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Invecchiare è un processo naturale, non un limite

Invecchiare è un processo naturale, non un limite

Se ai tempi del coronavirus le persone anziane vengono citate, purtroppo, solo per aggiornare i dati sulle vittime, più in generale e al di là della situazione attuale, si fa riferimento a questa parte della popolazione per indicare i costi elevati del sistema sanitario, di quello pensionistico e del welfare, mentre molto difficilmente viene considerata unarisorsa per la società.
Di questi aspetti trattaAshton Applewhite nel libro “This chair rocks: A manifesto against ageism”, pubblicato negli States nel 2019. Partendo da stereotipi e pregiudizi che determinano molti nostri atteggiamenti e comportamenti, attraverso i nove capitoli del libro l’autrice offre uno spaccato delle condizioni delle persone anziane negli USA, considerando numerosi aspetti dell’invecchiamento, dall’identità personale alla salute fisica e mentale, passando per la sessualità, il fine vita e il lavoro.

Ageism

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Immigrati e lavoro: strategie di diversity management

Immigrati e lavoro: strategie di diversity management

Secondo il IX Rapporto annuale 2019 “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con INPS, INAIL, Unioncamere e Anpal Servizi, la popolazione straniera residente in Europa al 1° gennaio 2018 si concentra prevalentemente in cinque Paesi: Germania (9,679 milioni, 11,7% della popolazione), Regno Unito (6,286 milioni, 9,5%), Italia (5,144 milioni, 8,5%), Francia (4,687 milioni, 7%) e Spagna (4,563 milioni, 9,8%).

Vediamo meglio come funziona l’inserimento sociale e, soprattutto, quello lavorativo di questa porzione della popolazione.

Situazione in Italia

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